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«Nessuno, nessuno può aiutarmi», singhiozzò infatti Daria. Tuttavia anche quella modesta offerta di aiuto dovette darle un minimo di consolazione poichè dopo un poco sollevò su Goffredo i suoi meravigliosi occhi affogati nelle lagrime, e gli disse che era tanto caro, e gli disse anche di stendersi accanto a lei sul divano e di stringerla tra le braccia più forte che poteva. Ed egli lo fece pur essendo mezzo paralizzato dalla timidezza e di più ancora dalla paura che da un momento all'altro entrasse suo padre, o anche soltanto il cameriere dalla giacca bianca. Daria però non aveva alcuna paura, gli diceva di stringerla ancora più forte, e ad un tratto fu presa come da brividi, cominciò anche lei a stringerlo, e a baciarlo con furore, in una maniera in cui lui non avrebbe mai immaginato che si potesse baciare.

Dopo un poco si calmò quasi di colpo, si chiuse in sè stessa, e gli disse che ora doveva andarsene, perchè lei preferiva restare sola.