[targetPic] La vigilia degli ultimi esami, benchè si fossero proposti di ripassare tutta la consecutio temporum, non poterono farlo perchè Daria fu presa da una crisi di sconforto. Disse che suo padre non la capiva e in più era un porco, aveva per amante una ragazza di vent'anni, alla quale aveva comprato automobile e pellicce . Quanto a sua madre, poichè avevano ottenuto l'annullamento, aveva sposato un barone siciliano che era anche deputato, e ora si occupava soltanto di politica, la vedeva sì e no due volte all'anno. Ma non era questa la ragione per cui si disperava, i genitori, si sa, sono egoisti, ma anche tutto il resto del mondo era egoista, e se un voleva un vero affetto non sapeva da che parte andarlo a cercare.Goffredo avrebbe voluto dirle che la sua più grande aspirazione sarebbe stata di morire per lei, tanto per dimostrarle che non era affatto egoista, però lei non gliene diede il tempo. Si era buttata a piangere sul divano e piangeva come una bambina, con lamenti e sussulti, ogni tanto mormorando: «Sono così infelice, così infelice.» Coffredo la guardava, sentendosi svuotare tutto. Se avesse potuto distruggersi per renderla un po' meno infelice, si sarebbe distrutto lì su due piedi. «Posso fare qualcosa per te?» le chiese miserabilmente, consapevole che la domanda era molto inadeguata alla circostanza.