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Il giorno dopo, dunque, dovevano cominciare la preparazione agli orali, ma quando lui telefonò alle undici, come lei gli aveva detto, gli risposero che era andata al mare. Goffredo si sentì offeso nel profondo. Tra l’altro, sospettava che gli avessero detto una bugia, ma fosse stato anche vero che lei era andata al mare, le cose non cambiavano di molto. Stette chiuso in camera tutto il giorno, coi libri davanti, ma non riuscì a studiare perchè soffriva molto a causa dello strano comportamento di Daria. Lui stesso era consapevole di soffrire troppo per una causa come quella, però non poteva farci niente. Pensava anche di essere stato ferito nell'orgoglio e lui era molto orgoglioso. A sera camminò per almeno un paio d'ore sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, avanti e indietro dove abitava lei. Il palazzo aveva molte finestre illuminate, ma egli non sapeva quali fossero quelle della sua casa.

Passò così tre giorni, molto tristi e inutili. Al quarto giorno nel pomeriggio, Daria lo chiamò al telefono. Durante le ore di maggiore sofferenza, pensando che non voleva mai più rivederla, egli aveva preparato una quantità di risposte, tutte belle e molto dignitose, per il caso che si fosse fatta viva, ma quando sentì all'apparecchio la voce di lei, gentile e forse anche piena di malinconia, gli venne una palpitazione di cuore da soffocare e le rispose che sarebbe andato subito.